Ordigni. Storia del punk a Bologna
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C’è stato un momento, nella storia recente del nostro Paese, in cui Bologna, oltreché grassa e rossa, fu anche «Bologna la punk». Dopo il Settantasette, la repressione e la fine del Movimento, le parole d’ordine del punk controculturale – anarchismo, pacifismo, autogestione – contestate a volte all’interno stesso della scena – diedero vita inaspettatamente a un piccolo (ma non così piccolo) movimento integralista, doverosamente velleitario, sotterraneo e intelligente proprio nel cuore della città – così si diceva – più libera e meglio governata del mondo. L’esperienza è durata, e per certi versi dura ancora, fino ai giorni nostri. Ma i germi di quella inattesa e radicale ribellione vanno cercati tra la fine dei ’70 e l’inizio degli anni ’80, il periodo «zeppo di cose, prese di posizione, scazzi, tradimenti eccetera» di cui l’autore di questo libro è stato testimone e protagonista. Postfazione di Roberto Colombari.
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9788867184002
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